Se stai progettando di ristrutturare casa, ci sono alcuni aspetti fiscali di cui ti conviene tenere conto

Per chi decide di ristrutturare casa l’agevolazione fiscale, consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questi sgravi riguardano le spese sostenute dal 26 giugno 2012 e saranno validi fino al 31 dicembre 2019.

Successivamente, la percentuale da detrarre dovrebbe passare al 36% per una spesa massima di 48.000 euro. In ogni caso, la detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Ma quali sono gli interventi e le spese che possiamo inserire nel 730?

In generale, sono tre le tipologie di lavori che beneficiano del bonus ristrutturazione:

 

1) Manutenzione straordinaria

Si tratta degli interventi e delle modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, purché non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso. Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.

Tra questi possiamo detrarre:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
    realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
    sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
    rifacimento di scale e rampe
    interventi finalizzati al risparmio energetico
    recinzione dell’area privata
    costruzione di scale interne.

2) Restauro e risanamento conservativo

Si tratta di tutte le opere che mirano a conservare l’immobile e ad assicurarne la funzionalità.

Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo sono:

  • interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
    adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
    apertura di finestre per aerazione dei locali.

 

3) Ristrutturazione edilizia

Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Tra questi possiamo detrarre:

  • demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
    modifica della facciata
    realizzazione di una mansarda o di un balcone
    trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
    apertura di nuove porte e finestre
    costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti

Oltre a questi interventi possono essere detratti anche quelli volti alla ricostruzione o al ripristino di un immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, i lavori volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi.

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Grazie alla collaborazione dello studio commercialista

Dott.ssa Lucia Daminato

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